Cari Amici,
l’appagamento dei bisogni della collettività richiede, sempre più spesso, l’approvvigionamento dell’espletamento della funzione al di fuori della Amministrazione preposta alla cura dello specifico interesse, donde il bisogno di accordi negoziali che, nella attuale concezione della qualità di relazioni giuridiche da soddisfare, non sono più solo finalizzati alla scelta del contraente più idoneo alla Amministrazione ma, nel contempo, di quello fra tutti i potenziali contraenti che meglio sappia formulare la propria offerta nella libertà del sistema concorrenziale.
Per il tramite dello stimolo della concorrenza l’Amministrazione persegue, a volte non del tutto consapevolmente, anche una finalità collaterale, che è quella della promozione della economia.
Il contratto pubblico può dunque essere un mezzo per perseguire finalità ulteriori (“collaterali”, nella qualificazione della relatrice il cui pensiero sarà fatto oggetto del dibattito) il che, tuttavia, non parrebbe ancora emerso compiutamente nella consapevolezza della Pubblica Amministrazione e, prima ancora, in quella del Legislatore e, aggiungerei di mio, della stessa collettività nazionale.
Il bisogno di frenare e ostacolare fenomeni disgregativi del tessuto sociale, quali la corruzione e la malavita organizzata, ha infatti portato nel tempo ad un progressivo irrigidimento delle forme procedimentali di selezione del contraente e, di conseguenza, anche ad una sclerosi dell’oggetto contrattuale (rigidamente legato al bisogno specifico per il quale viene indetta la selezione concorsuale) che progressivamente erode – se non del tutto svilisce – l’essenza stessa del buon amministrare che si compendia nell’istituto della discrezionalità amministrativa, il cui confine esterno è la legalità e il cui spazio interno di manovra è – secondo la tradizione giuridica italiana – sufficientemente ampio da considerare perseguibile – e di fatto perseguito – il pubblico interesse anche se siano travalicati i limiti della legittimità: vale a dire della correttezza procedimentale.
Ci si deve quindi interrogare se questa rigidità di impostazioni normative e concettuali sia davvero rispondente alle finalità e al respiro dell’art. 97 Costituzione e se sia possibile introdurre nel nostro Ordinamento, senza alterarne l’impostazione concettuale, correttivi tratti dalla esperienza normativa di culture giuridiche radicalmente diverse, quale è quella anglosassone, che tendono oggi ad orientare – piuttosto che non a rigidamente governare – le scelte concrete dell’apparato amministrativo verso il perseguimento di obiettivi specifici individuati dall’Organo di Governo politico.
L’incontro che Vi propongo è dunque volto ad una riflessione sul sistema vigente e sulle possibilità di sua diversa evoluzione, traendone spunto da un recentissima pubblicazione il cui titolo mi ha interessato e incuriosito al punto da farlo mio quale intitolazione della nostra prossima riunione che vedrà compresenti la Relatrice, un Amministrativista che, nell’ottica condivisa dell’analisi del rapporto fra Diritto ed Economia, ha studiato le cd “prestazioni gratuite” e una Studiosa di Diritto costituzionale per una valutazione critica di quanto dei possibili tratti novativi sia attraibile nel vigente sistema costituzionale.
Ancora una volta il Presidente Angelo De Zotti ha accettato di coordinare gli interventi e di ciò lo ringrazio.
Vengo pertanto ad invitarVi allo
Ottavo incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2018
- lunedì 22 ottobre 2018 ad ore 14,30
- Relatori: Prof. Avv. Sara Valaguzza, Professore Associato presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano
Prof. Avv. Marilisa D’Amico, Professore ordinario di Diritto costituzionale, presso l’Università degli Studi di Milano
Avv. Guglielmo Saporito,
- Tema: “Governare per contratto”
Presiede e modera: Dott. Angelo De Zotti, Presidente del TAR per la Lombardia
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
(Giancarlo Tanzarella)