Cari Amici,
delle relazioni fra internet e diritto già abbiamo avuto modo di occuparci in occasione di un nostro recente incontro (23 ottobre 2017, Fabrizio Fracchia e Juan Carlo De Martin su <tecnologia informatica e diritto: un difficile equilibrio fra libertà individuali e diritti collettivi>) e su di esso vengo oggi a proporVi un nuovo incontro cogliendo l’occasione di discuterne con uno Studioso che si sta dedicando all’analisi degli effetti della cd. ‘quarta’ rivoluzione, con riferimento a taluni istituti giuridici che vedono particolarmente incisa la propria struttura genetica, al punto che quanti se ne sono occupati (in particolare le discipline civilistiche e comparatistiche, ma l’attenzione nel contesto del diritto pubblico e quindi del diritto amministrativo è sempre più elevata) usano l’espressione “mutazione” per esprimere la profondità del cambiamento.
Gli effetti di queste trasformazioni vengono osservati dal Relatore dall’angolo di visuale della trasparenza con riferimento a tre contesti: ai rapporti interpersonali, ai rapporti contrattuali e ai rapporti con l’autorità pubblica. Emergono situazioni di non conoscibilità dei meccanismi e delle logiche di funzionamento delle nuove tecnologie associate a difficoltà di adeguamento dei formanti legali, particolarmente critiche quando gli effetti investono il funzionamento della vita sociale nella sua dimensione collettiva (es. elezioni democratiche, ma anche circuiti decisionali).
Sulla base di queste premesse il Relatore prospetta un primo approdo: nel nuovo contesto digitale va riconosciuta alla trasparenza rinnovata importanza, se necessario riclassificandone la struttura giuridica in modo coerente con il suo essere strumentale al soddisfacimento dei diritti fondamentali della persona. La trasparenza, dunque, va declinata con valenza diversa da quella di principio generale o regola di condotta. Dei successivi approdi il Relatore delinea, per ora, un possibile percorso, condiviso con alcuni dei principali studiosi a livello internazionale.
E’ un tema che, come già ebbi modo di avvertire nel parlarVi delle relazione che sarebbe stata tenuta da F. Fracchia e J.C. De Martin, si connota di bruciante attualità perché le modifiche della Società (e con essa del Diritto) hanno ormai luogo a velocità vorticosa e proiettano anche chi, come me, potrà vederne solo l’avvio, in una visione prospettica che apparterrà pienamente a quanti fra noi sono più giovani e quindi governeranno appieno i nuovi processi.
Vengo pertanto ad invitarVi al
Quinto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2018
- lunedì 28 maggio 2018 ad ore 14,30
- Relatore: Prof. Michele Cozzio, docente presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento
- Tema: “La trasparenza quale bene comune nell’era digitale”
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
(Giancarlo Tanzarella)