Cari Amici,
uno degli aspetti più affascinanti nel diritto amministrativo è la pluralità di concetti a contenuto indefinito che connotano le norme di azione e che dipendono dalla necessità di costruire un sistema normativo la cui flessibilità permetta di adeguare l’agire dell’Amministrazione al bisogno sociale nella mutevolezza del bisogno medesimo e della percezione della relazione fra Cittadino e Stato.
Fra i concetti indefiniti, che si riflettono sul diritto processuale poiché è su di essi che il diritto vivente è andato elaborando gli istituti dei vizi sintomatici, è dovuta alla dottrina tedesca l’affermazione del principio di proporzionalità quale parametro per applicare alla soluzione del caso la forza sufficiente ad assicurare il bene collettivo contenendo il sacrificio del privato nella misura strettamente necessaria al fine.
È un principio comportamentale che ha fatto ingresso nel nostro costume giuridico per il veicolo della norma e della giurisprudenza comunitaria e rimane un elemento affidato alla prudenza dell’Amministratore e dell’interprete.
Il relatore che avremo in questa prossima occasione modo di incontrare si è occupato di questa materia sin dagli esordi della propria riflessione scientifica e ne ha analizzato il sorgere e l’evolversi alla luce della giurisprudenza comunitaria ed è quindi per discutere di tale argomento che vengo ad inviatarVi al
Sesto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2016
- Lunedì 13 giugno 2016 ad ore 14,30
- Relatore: Prof. Diana Urania Galetta, Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università degli Studi di Milano
- Tema: “I principi di proporzionalità e ragionevolezza”
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
(Giancarlo Tanzarella)
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