Cari Amici,
alla giustizia amministrativa è stato storicamente affidato il compito di mediare fra posizioni diseguali: contrapponendosi l’esigenza della tutela singolare al concreto esercizio di un Potere cui l’Ordinamento affida il compito – non sempre rispettato – di agire operando scelte idonee al miglior perseguimento dell’interesse pubblico con il minor sacrificio individuale.
Il sistema di giustizia amministrativa è quindi intrinsecamente complesso perché, al di là delle regole strettamente processuali, risponde ad una funzione di mantenimento dell’equilibrio dei rapporti sociali.
Il parametro di riferimento è in primo luogo la norma di azione che, storicamente nata in un sistema nel quale l’attività economica era nel suo complesso soggetta al controllo della mano pubblica, si è andata, in particolare negli ultimi due decenni, profondamente modificando per via di quelle esigenze di “semplificazione” in forza delle quali va oggi affermandosi il principio opposto della traslazione sul privato della responsabilità di valutare la rispondenza delle proprie scelte con l’interesse pubblico racchiuso nelle regole di riferimento e attribuisce alla Amministrazione il compito di intervenire a posteriore e se necessario.
Il che, in un sistema di Giustizia Amministrativa la cui codificazione non ha modificato l’impianto storico del rapporto, determina il venire in essere di incertezze interpretative della norma sostanziale e applicative di quella processuale che collidono con il principio di effettività sancito quale valore fondante del sistema di tutela giurisdizionale.
Un esempio, fra i molti, è il dibattito a lungo protrattosi sulla natura giuridica della DIA in materia edilizia con il conseguente riflesso sulla tutela del terzo.
La relazione fra semplificazione amministrativa e complessità del sistema di giustizia costituisce da tempo l’oggetto delle riflessioni di un Magistrato che, attualmente in servizio in Consiglio di Stato, molti di noi ricordano per essere stato a lungo componente di Collegi giudicanti del TAR Lombardia e delle quali Egli ci parlerà in un incontro che, nell’auspicio del Relatore e mio personale, vorrebbe potersi concludere con un dibattito che consenta l’approfondimento di quanto verrà nell’occasione proposto alla comune valutazione.
Vengo pertanto ad invitarVi al
Quarto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2015
- Lunedì 27 aprile 2015 ad ore 14,30
- Relatore: Dott. Raffaele Potenza, Consigliere di Stato
- Tema: “Semplificazione e complessità della Giustizia Amministrativa”
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,00.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
(Giancarlo Tanzarella)