Lunedì

16

Aprile

IV incontro 2018 - “Sfruttamento singolare del bene pubblico: la modalità di regolazione in funzione della natura del bene”

Cari Amici,

              la concessione in uso particolare del bene pubblico è concetto giuridico in un certo senso a struttura aperta perché, se è ben chiaro e definito che cosa sia una concessione di bene e quale ne sia la natura, meno agevole è il verificare con quali modalità pervenire all’affidamento in ragione della tipologia del bene oggetto del rapporto.

              Vi sono infatti beni il cui utilizzo particolare ne comporta semplicemente la sottrazione temporanea al godimento della collettività, ma vi sono beni consumabili e per tale ragione infungibili, quali i giacimenti minerari, nella cui tipologia, peraltro vi sono beni consumabili ma in quantità sostanzialmente illimitata come, ad esempio, le acque termali. In questi casi la concessione in uso può assumere una connotazione peculiaria: essa, infatti, anziché sottrarre il bene ad un uso generalizzato (che sarebbe incompatibile con le caratteristiche del bene), costituisce lo strumento attraverso cui la natura oggettivamente pubblica del bene si concretizza.

              E poi, vi sono beni che, valutati come categoria omogenea, sono sovrabbondanti ma che, individuati in una singola porzione, assumono caratteristiche ben diverse di unicità o rarità come, per esemplificare al massimo, può essere per un tratto di costa o per un bene demaniale perché storico.

              Come che sia, nell’ordinamento interno opera la risalente regola generale della necessità della gara anche per i contratti attivi, così come disciplinata dalla legge di contabilità dello Stato che, tuttavia, in taluni casi, ha avuto possibilità di disciplina diversa in applicazione di talune leggi (quale il codice della navigazione) che hanno permesso concessioni di lunghissimo periodo e rinnovabili (come ad esempio per le concessioni di tratti di litorale ai fini dell’impianto di stabilimenti balneari), con una regola che, come sappiamo, ha dovuto essere modificata in ragione della Direttiva servizi il cui campo di applicazione non può non essere attentamente circoscritto e limitato per evitare effetti distorsivi non giustificati dalla causa giuridica della norma stessa nella prospettiva di una corretta applicazione dei principi dell’Unione.

              Questo scintillio di temi che si genera intorno all’unico oggetto della concessione trova la propria origine nel fatto che diversa è la natura dei beni concedibili e ciò rende necessaria una articolazione della regola, il che ha costituito l’oggetto di uno studio recente di cui ho avuto notizia e del quale ho pregato chi se ne è occupato di volercene parlare.

              Vengo pertanto ad invitarVi al

Quarto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2018

-      lunedì 16 aprile 2018 ad ore 14,30

-      Relatore: Prof. Annalaura Giannelli, professore Associato di Diritto Amministrativo presso l’Università Telematica Giustino Fortunato

-      Tema: “Sfruttamento singolare del bene pubblico: la modalità di regolazione in funzione della natura del bene”

            L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.

Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.

             A tutti Voi il mio più cordiale saluto.

                                                                                                (Giancarlo Tanzarella)


Relatori

Prof. Annalaura Giannelli

CURATORE DEL SITO

Giancarlo Tanzarella
Via Senato, 37
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